venerdì, aprile 07, 2006

Bowling for Columbine

Con più di 10.000 morti per armi da fuoco all'anno gli Stati Uniti detengono il triste recordmondiale di omicidi e aggressioni 'a mano armata'. Lo straordinario documentario di Michael Moore premiato a Cannes tenta di mettere a fuoco i fattori che spingono la società americana a rintanarsi nella violenza. Iniziando dalla tragica vicenda del Liceo ...
(di Marina Sambiagio, Primissima scuola)

18 Comments:

At 10:16 PM, Anonymous Anonimo said...

Saggio breve somministrato agli allievi della quinta B geometri.

Argomento: 1. All'articolo 52 del codice penale sono aggiunti i seguenti commi:
"Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
a) la propria o altrui incolumità;
b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione. La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale".
(Viene in parte ridisegnato il principio della legittima difesa attraverso l'aggiunta di alcuni commi all'articolo 52 del codice penale. Con i quali si stabilisce che anche nel caso del reato di violazione di domicilio (art. 614 del c.p.) sussiste il rapporto di proporzione nella reazione a un'offesa ingiusta. E che tale reazione può avvenire anche mediante l'uso di un'arma legittimamente detenuta. L'aggiunta forse più significativa riguarda la possibilità di difendere a mano armata non soltanto la propria o altrui incolumità, ma anche i beni propri o di terzi se il rapinatore non desiste dal suo intento.)

Documenti:
Ø Codice di Hammurabi (1792 – 1750 a.C.)
21. Qualora qualcuno apra un buco in una casa (apra per rubare), sia messo a morte davanti a quel buco e sepolto.
22. Qualora qualcuno sia colto sul fatto di rubare, allora sia messo a morte.

Ø IL QUINTO COMANDAMENTO
« Non uccidere »
« Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio". Ma io vi dico: Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio »

Ø ( Panorama 3/2/2006 )
Sono gli Stati Uniti il paese più permissivo al mondo quanto a legittima difesa. Il diritto al possesso delle armi viene garantito dal Secondo emendamento della costituzione. In ogni stato è legale tenere pistole e fucili in casa.
Nei paesi europei la situazione è molto diversa. In Germania la difesa deve essere sempre commisurata all'offesa e non viene applicata ai beni, come accade adesso in Italia. La reazione inoltre deve essere giustificata e proporzionata alla minaccia.
In Francia le norme sono meno restrittive: la legittima difesa riguarda l'attacco ingiustificato verso persone o terzi. Si estende anche ai beni, ma solo in caso di pericolo «attuale» o «imminente».
Le stesse condizioni valgono in Spagna, dove il codice penale definisce esente da responsabilità penali «chi agisca in difesa della persona e dei propri diritti o di quelli altrui».
Ha regole differenti la Gran Bretagna, dove una persona ha sempre il diritto di respingere l'aggressione.
Questo vale anche per la tutela di terzi e, in misura minore, dei beni. La risposta deve essere sempre proporzionata all'offesa, anche se si può colpire prima di essere aggrediti.

Ø Da Panorama ( 24 / 01 / 06 )
FAR WEST
Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera e coordinatore politico dei Verdi, commenta: «L'approvazione della nuova norma suintroduce nel nostro ordinamento un vero e proprio principio da far west che delega l'uso della forza ai cittadini con l'unico risultato certo di aumentare i rischi per l'incolumità delle persone a cominciare dalle stesse vittime dei reati».Gli fa eco Marcella Lucidi, deputato dei Ds, membro della commissione giustizia della Camera dei Deputati: «All'escalation della violenza e delle rapine, ai tagli per le risorse alle forze dell'ordine, questa maggioranza tenta di rispondere approvando una legge pericolosa che invita i cittadini a fare da soli perché lo Stato non sa e non può difenderli».
DALLA PARTE DELLE VITTIME
D'altro avviso Antonio Marotta, componente Udc della stessa commissione Giustizia: «L'Udc sta dalla parte delle vittime e non degli aggressori. La legge approvata oggi non va nella direzione di armare i cittadini e di farne tanti sceriffi... Rimane infatti fermo il principio di legittima difesa e si è voluto con la nuova normativa risaltare alcune situazioni quali la violazione di domicilio».

Ø L’Espresso ( Largo ai pistoleros di F. Gatti )
“Sette anni fa era solo un manipolo di pionieri. Alcuni si schieravano in prima fila a tutte le manifestazioni dei comitati di quartiere. E anche quel sabato sera c'erano. "Dateci le armi", gridavano, "albanesi assassini. Dateci le armi e ci pensiamo noi". Era il 9 gennaio '99. A pochi metri da quel corteo, in una tabaccheria, la polizia scientifica stava cercando le impronte dei rapinatori che avevano appena ucciso Ottavio Capalbo, 35 anni, proprietario del negozio. E là fuori, all'incrocio tra via Derna e via Benadir, a metà percorso tra il centro e la periferia di Milano, quel manipolo di pionieri stava piantando le radici della legge che ha consegnato agli italiani il diritto di uccidere. Hanno dovuto aspettare fino a martedì 24 gennaio 2006, giorno in cui la Camera ha approvato la riforma dell'articolo 52 del codice penale sulla legittima difesa. In questi sette anni non si sono mai arresi. Per loro era una missione: ovunque ci fosse bisogno, da Torino a Padova, erano lì a urlare slogan contro ladri, rapinatori, immigrati e clandestini.” […………..] A Milano, accanto alla tabaccheria in cui fu ucciso Ottavio Capalbo, c'è ancora la lavanderia di Claudio Notargiacomo: "D'istinto mi sento favorevole a chi cerca di difendersi", dice, "ma questa legge non risolve il problema: anche con una pistola in mano, chi rischia di più è sempre la vittima della rapina". Gli assassini di quella sera del '99 sono stati tutti condannati. Non c'erano albanesi, nonostante le convinzioni di chi voleva farsi giustizia da sé. Uno solo era straniero: un olandese. Gli altri erano milanesi.”

Ø (Dall’ America: Vittorio Zucconi 25 gennaio 2006)
Le probabilità che il buon padre di famiglia uccida il proprio bambino o la moglie per accidente, per imperizia, per imprudenza o perché una lite violenta in famiglia anziché finire a riprovevoli sberle, finisca a micidiali revolverate è 22 volte più alta della probabilità di fermare o freddare un delinquente, secondo le statistiche dello Fbi. Nove bambini al giorno sono uccisi, in media, perché colpiti direttamente, o nel fuoco incrociato da armi, spesso maneggiate da papà, perché possedere una Colt 45 non significa trasformarsi automaticamente in Wyatt Earp o John Wayne. Sedicimila persone all'anno commettono suicidio usando una pistola, che è l'arma d'elezione dei maschi che nei momenti di depressione acuta trovano il conforto di quel metallo freddo e sbrigativo contro la tempia. Senza neppure tenere conto dei casi celebri di malcapitati confusi per rapinatori o di amici fulminati per errore come accade anni addietro al calciatore Re Cecconi, che organizzò una rapina per scherzo a un amico gioielliere. Rendere più facile, addirittura incoraggiare di fatto, il possesso e l'uso di armi garantisce, se i secoli di storia Usa e i 300 milioni di americani sono una "database" credibile come sono, un aumento delle vittime innocenti e solo trascurabili effetti positivi sulla criminalità, dunque l'opposto di quello che la demagogia elettorale delle "persone per bene" indifese contro i delinquenti vuol fare credere. [ ……. ] fu proprio quello sceriffo di New York Rudi Giuliani, che ridusse la violenza nella sua città con la sola formula efficace: molti più soldi per addestrare e mandare in strada migliaia di agenti in più. Quello è il solo strumento di dissuasione che non uccide coloro che lo brandiscono. Non questa apertura della caccia al criminale, questa privatizzazione della giustizia alla Charles Bronson, che abbatterà, tragicamente, molti più cacciatori che selvaggina.

 
At 12:21 PM, Anonymous Anonimo said...

questo film-documentario ci fa capire quante armi ci sono in circolazione,in America(Colorado) chiunque può acquistare un arma anche se è un pregiudicato..negli USA ci sono circa 11000 vittime l'anno che muoiono a causa delle armi,siano questi uomini o bambini...in più ci ha fatto conoscere meglio tutte le stragi che avvengono in tutto il mondo....

 
At 12:23 PM, Anonymous Anonimo said...

E un film che rispecchia in pieno quelli che sono i problemi di una società come quella americana,che è fortemente a favore delle armi.non mi è piaciuto per via del'intreccio di troppe vicende e avvenimenti.ha messo in evidenza però un dato molto preocccupante che fa a dir poco accapponare la pelle ossia,quello dei circa 11000 morti per conflitti d'arma da fuoco che avvengono con una frequenza impressionante tra adulti ma sopratutto tra giovani!!!!!!!!!

 
At 12:26 PM, Anonymous Anonimo said...

è stato un film particolare e troppo lontano dalla società in cui vivo,perchè è un problema sviluppato prevaletemente in america.perciò per alcuni versi è stato troppo noioso!ma mi ha messo a conoscienza di un problema troppo diffuso e pericoloso dal momento che le vittime d'arma da fuoco sono circa 11000...

 
At 12:28 PM, Anonymous Anonimo said...

Questo ducu-film ci fornisce informazioni precise sulla vendita di armi in America. Tutte le persone, anche senza porto d'armi, possono acquistare un arma; anche i bambini ne acquistano in modo illecito da ragazzi più grandi. In America i morti per colpi d'arma da fuoco sono più di 11.000 all'anno. In alcune zone (per es. Canada)nonostante la percentuale di armi vendute sta aumentando ci sono solo 1-2 morti all'anno. Questo fà risfettere parecchio...

 
At 12:31 PM, Anonymous Anonimo said...

scustate... ho sbagliato scrivendo riflettere...

 
At 12:32 PM, Anonymous Anonimo said...

Questo film ci fa vedere qual'è la reale situazione in America per quanto riguarda la compravendita di armi.
In italia subiamo molti più controlli sia per l'acquisto che per terenere in casa le armi; in America invece si vendono sia le armi che le munizioni senza regole e secondo me è giusta l'affermazione quell'attore che ha detto :"se le munizioni le facessero pagare 50$ ogniuna nessuno le sprecherebbe come stanno facendo ora per uccidere qualcuno anche solo per una semplice lite".
Molto toccante è anche il racconto di quella bambina che è stata uccisa da un compagno delle elementari che ha preso la pistola dallo zio; penso che sia veramente vergognoso che le armi possano essere così alla portata dei bambini...

 
At 12:41 PM, Anonymous Anonimo said...

è sicuramente un documentario che non dà risposte immediate ma impone allo spettatore di pensare(formula una domanda,propone risposte, scredita le risposte e pone nuove domande...)e proprio per questo non piacerà ai tanti che ormai guardano la tv passivamente in una sorta di intorpidimento mentale e di certo non aiuta la formula del documentario che non propone particolari effetti speciali o eventi lacrimevoli-compassionevoli(anche se i brevi spezzoni cronologici accompagnati con la musica sono molto carini...)consiglio: guardare solo se interessati all'argomento.

 
At 12:43 PM, Anonymous Anonimo said...

Il film tratta un problema pesante dell'america che causa incidenti anche mortali. Quasi tutti i cittadini americani hanno a casa loro un' arma che, a loro dire, è utile per la leggittima difesa, ma in pratica poi questa viene utilizzata anche per i piccoli screzi che si vengono a creare tra gli adolescenti e di conseguenza questo provoca un numero di decessi per arma da fuoco che ammontano a più di 11.000 ogni anno.

 
At 12:43 PM, Anonymous Anonimo said...

Film che rievoca la triste realtà degli Stati Uniti d'America.Armi per tutti liberamente e munizioni a poco costo fanno si che tutti abbiano voglia di avere un arma in casa: chi per motivi di difesa o maggiore sicurezza,chi per difendere la propria famiglia dalla delinquenza.Ci sono stati casi in cui un normale cittadino si è ritrovato nella parte di assassino per aver sparato uccidendo un ladro che voleva intrufolarsi nella sua casa.
Questa è vera e propria legittima difesa,ma crediamo comunque che avere un arma in casa non garantisca maggiore sicurezza o meno delinquenza.Alcuni pensano che la pena di morte sia la risposta giusta per chi uccide una persona,altri pensano che adottare la pena di morte significhi diventare assassini,allora la domanda che sorge spontanea è quale sia la cosa giusta da fare.Siamo sicuri che questo tipo di pena sia veramente efficace per combattere la delinquenza, ma siamo altrettanto sicuri che perdonare chi uccide una persona impedisca a questa di uccidere ancora?Una risposta a questo potrebbe essere la vera osservanza delle leggi,ossia dare una pena come l'ergastolo ma senza condizionali e sottoporre questi a lavorare gratuitamente per le casse dello stato.In questo modo non ci sentiremo assassini anche noi ma non perdoneremo neanche un gesto come l'omicidio.

 
At 12:52 PM, Anonymous Anonimo said...

siamo davvero sicuri che l'America sia meglio della nostra Italia?
tutti possono possedere un'arma da fuoco,sono obesi,sin da piccoli vengono pressati di informazioni e pregiudizi...insomma non penso sia un caso che 1 americano su 5 abbia problemi psichici e che gli psicanalisti e gli psicologi fanno fior di quattrini...
anche se in Italia sussistano tante altre problematiche queste ancora non ci hanno portato ad avere una percentuale così alta di malati mentali..
io avrei paura ad abitare in America sapendo che tutti hanno paura di tutti, che possiedono un'arma e che la potrebbero utilizzare molto facilmente...la cosa più scandalosa è che sin da bambini si è influenzati da questa rincorsa agli armamenti..quindi neanche i bambini possono vivere sereni..
il diritto di possedere un'arma previsto nella costituzione dal secondo emendamento e anche la stessa concezione della legittima difesa contribuisce enormemente a favorire sia la paura,sia il sempre maggiore ricorso alle armi...e questo rappresenta un brutto circolo vizioso,appena si ha paura si ricorre alle armi,ecc..non è un caso infatti che subito dopo l'11 settembre il ricorso alle armi è aumentato del 70%.
hanno fatto un'indagine per visualizzare cosa effettivamente provocasse questa corsa alle armi valutando: film o giochi violenti in circolazione, presenza di etnie diverse, situazione economica...e insomma tanti altri stati sono risultati più a rischio su questi fattori (x esempio cina e giappone con film e giochi violenti)ma nessuno di questi presenta i morti da armi da fuoco degli stati uniti (pari a 11000 l'anno!)mantenendosi i più alti sulle centinaia all'anno mentre ci sono stati in cui essi sono 39!
insomma è spaventoso e non solo queste cifre...
i paesi che hanno avuto a che fare con gli stati uniti e le loro armi hanno subito talvolta anche milioni di morti (in alcuni casi senza un reale motivo ma solo per motivi d'interesse economico),senza aver ottenuto lo scalpore che ha fatto invece l'attentato alle torri dell'11 settembre che ha contato circa 30000 morti...penso che alla fine se lo sono un pò meritati...
giungo alla conclusione che per migliorare la situazione bisogni attuare delle misure alquanto drastiche non essenzialmente quella di bandire ogni forma di arma ma attuare quanto meno un progetto umanitario per avere più fiducia nel prossimo,in questo modo diminuirebbe la paura incessante che li opprime ogni momento della giornata (esempio la chiusura delle tre serrature di casa..)
scusate per la lunghezza ma tutto questo andava detto!

 
At 12:57 PM, Anonymous Anonimo said...

da questo documentario ho potuto notare una cruda realtà soprattutto Americana .Ogni cittadino può avere un arma senza porto d'armi,addirittura anche i bambini possono acquistarle illecitamente.questo è la causa degli 11000 morti,cifra assai vergognosa ai gioni nostri.Lo stato che dovrebbe definirsi moderno in realtà si rivela paleozoico.Non ci sono parole per descrivere questo ORRORE,se non chiamandolo tale.

 
At 12:59 PM, Anonymous Anonimo said...

In Italia la gente viene processa per reati di leggitima difesa, in italia per poter possedere un arma bisogna passara per una lunga serie di atti burocratici..tra poco in America venderanno i fucili persino al supermercato tanto si vendono i proiettili di ogni genere e misura a quantità illimitata senza la richiesta di nessun permesso.Tutto ciò in America è perfettamente legale anzi costituzionale in quanto quest'ultima sancisce la legittima difesa sia personale che patrimoniale senza specificarne la misura. Questo film rispecchia proprio questo problema:una nazione dove il numero delle vittime per omicidi è di oltre 11.000. A cosa è dovuto tutto ciò? Il registra ha dimostrato che tutto ciò non deriva ne da vicende storiche, ne dal numero di armi possedute, visto e cosiderato il fatto che anche i canadesi possiedono molte armi eppure non vi è lo stesso numero di vittime, la causa non è nammeno la visione film o giochi tropo violenti basti pensare che proprio il giappone è il maggior produttore di giochi "violenti". Ma nonostante ciò negli Stati Uniti sono frequenti le sparatorie nelle scuole , bambini che amazzano altri bambini, e poi la gente si stupisce quando accade tutto questo quando invece dovrebbero pensare un pò di più sul perchè tutto questo......E noi che ci lamentiamo della legittima difesa!

 
At 12:59 PM, Anonymous Anonimo said...

penso che questo film documentario faccia molto riflettere sulla situazione dell'america attuale.... la diffusione delle armi rende sempre piu violenta questa società... si può notare vedendo la differenza tra il numero di morti per colpi di arma da fuoco l'anno del canada (1, 2 circa) e appunto quello degli U.S.A.(11000 circa).. ho notato anche la tranquillità dei canadesi nella vita quotidiana ( per es: lasciano la porta aperta a qualsiasi ora e pure senza essere presenti in casa)... è evidente anche che negli stati uniti è ancora notevolmente presente il problema del razzismo.. ne è la dimostrazione il fatto che per qualsiasi "incidente" incolpino sopratutto i neri.. penso comunque che il problema della diffusione delle armi non riguardi esclusivamente l'america, anzi vedo che si sta diffondendo sempre di più anche in europa.....

 
At 6:10 PM, Anonymous Anonimo said...

E' assurdo che in america ragazzini di 15-16 anni riescano a procurarsi un arma così facilmente. la maggior parte degli abitanti di questo grande paese possiede una postola o fucile per leggittima difesa, ma nella maggior parte dei casi queste armi vengono utilizzate in modo incoscente

 
At 10:11 AM, Anonymous Anonimo said...

America la terra delle libertà….certe volte fin troppe! Infatti per effetto del secondo ammendamento, che legittima il possesso di armi a scopo di difesa, la maggior parte degli americani ne possiede una e spesso il suo utilizzo di difesa si trasforma in offesa con i risultati che si sono potuti osservare negli anni.
L’America giustifica questo comportamento con la paura che caratterizza da sempre la sua storia, tuttavia questa è una giustificazione che può andar bene agli inizi ma perde ogni suo valore dopo cosi tanti avvenimenti tragici….Così si e cominciato a cambiare tattica e la colpa di tante morti ricade suo video game e i cantanti violenti, una soluzione facile,fin troppo facile visto che nessuno sembra tener conto dei milioni di dollari che si spendono per finanziare le spese belliche e le guerre camuffate come “portatrici di democrazia e pace” (come si possa portare la pace con la violenza non riuscirò mai a spiegarmelo) , anche se in questo contesto l’Italia ( o meglio una parte) non si è dimostrata da meno collaborando con certe persone….
A mio parere la cosa più giusta sarebbe quella di cominciare ad assumersi ciascuno le propri responsabilità e smetterla di nascondersi dietro false scuse.

 
At 6:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Legittima difesa: fino a che punto è legittima?
É attualmente in vigore una nuova legge , o meglio una legge già esistente che il parlamento ha cambiato in modo radicale: la legittima difesa.
In materia, lo stato italiano sembra regredire notevolmente in quanto i cambiamenti apportati all’articolo di legge sono veramente assurdi.
È concesso a chiunque di difendere la propria o altrui incolumità, ma non solamente questo, anche i beni propri o altrui; tutto ciò anche quando il rapinatore o chiunque violi questi nostri diritti non è realmente pericoloso.
Probabilmente sarei la prima a difendermi nel caso in cui qualcuno entri in casa mia, credo che nessuno rimanga con le mani in mano, ma ciò non significa che io abbia il diritto di uccidere un’altra persona, anche se questa sta compiendo un reato.
Paradossalmente ci stiamo avvicinando sempre di più alla pena di morte, perchè se è lecito uccidere qualcuno che sta compiendo un reato come la rapina, allora per chi compie reati ben più gravi, quale dovrebbe essere la giusta pena?
Non è mai stato compito dell’uomo decidere della vita di un altro e non deve esserlo; invece è proprio a questo che si sta arrivando.
Sembra che l’Italia si stia avvicinando sempre di più al modello di stato americano in cui appunto sono in vigore sia la pena di morte che la legittima difesa e a tal proposito risulta lo stato più permissivo.
In Spagna addirittura viene definito esente da responsabilità penali chi agisce in difesa dei propri diritti, anche nel caso in cui sia lui a sparare per primo...questa è entrata in vigore ad ottobre una nuova legge denominata “shoot first” ossia spara per primo.
Tutto questo, come può portare ad una maggiore sicurezza per noi cittadini? Lo definirei piuttosto un rischio che siano le stesse vittime a trasformarsi in aggressori.
É compito delle forze dell’ordine difenderci e fare “giustizia” ma nella giusta misura.
Con questo metodo si arriverà sempre più spesso a “morti per sbaglio” e a gente impunita che pensava semplicemente di difendersi.
Tutto ciò è inutile, sembra veramente che lo stato ci stia dando la possibilità di difenderci da soli in quanto incapace di garantire la nostra tutela.
Si sta semplicemente incitando alla violenza, non alla difesa dei propri diritti.
Se la difesa è dunque un diritto di ciascuno di noi, lo è anche la vita, se arriviamo al punto di ammazzare chiunque commetta un errore, stiamo veramente togliendo il diritto alla vita.
Per ciascun reato è stata stabilita la giusta punizione, ma questa non deve mai andare contro i principi morali e l’etica comune.
Bisognava chiedere il parere al popolo riguardo questa modifica di legge, per dar voce a chi non è d’ accordo, ma non so se il problema si fosse risolto, visto che in molti si sono trovati favorevoli a questa assurdità che sicuramente non porterà ne tutela ne giustizia per nessuno, ma semplicemente
Solleverà lo stato dal compito di difenderci.

 
At 6:30 PM, Anonymous Anonimo said...

Legge sulla legittima difesa: l’articolo 52.
Il 24 Gennaio 2006, l’aula della Camera ha approvato, in via definitiva, la legge sulla legittima difesa.
In altri stati, come Stati Uniti, Germania, Francia, Gran Bretagna, questa legge è già presente da diversi anni, ma con qualche differenza.
Il provvedimento, fortemente sostenuto dalla Lega, è passato con 244 voti a favore e 175 contro.
La legge è regolata dall’articolo 52 del c.p., che recita: “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi costretto della necessità di difendere il diritto proprio ed altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa.”
Nello specifico, non è punibile chi spara per difendere anche i beni, propri o altrui, con un’arma legalmente detenuta, ma a due condizioni: che vi sia “pericolo d’aggressione” e che non vi sia “desistenza” da parte dell’intruso.
La legge vige anche nei luoghi dove sia svolto un’attività commerciale ed imprenditoriale.
Il testo era stato approvato dal Senato il 6/07/05, ma giaceva da tre anni in Parlamento; infatti, il leghista Dussin, l’aveva presentata come primo firmatario il 26/06/2003.
Ora sono state introdotte due novità fondamentali: in caso di aggressione la reazione deve essere proporzionata, non esiste più l’eccesso di difesa per il quale si poteva venire condannati.
Roberto Castelli, ministro della Giustizia, ha detto che: “è stata finalmente sancito il principio per cui un aggressore e un aggredito non sono più sullo stesso piano”.
Il presidente dell’Unione delle Camere Penali, Ettore Randotto, invece, ha detto che: “purtroppo è stata approvata un’altra legge ingiusta: autorizza la legittima offesa.”.
Credo che questa legge sia giusta rispetto ai fatti accaduti, ad esempio il 9/01/99 quando Ottavio Capalbo, proprietario di una tabaccheria, è stato ucciso per una rapina. Il giorno è stato uno solo dei casi accaduti. Ritengo sia più giusto anche se la nostra legge cristiana dice “non uccidere”.
Ci sono diverse considerazioni da fare.
Negli ultimi anni molte vittime di rapine hanno subito prepotenze giudiziarie per essersi difesi. Ci si è anche chiesti se la legge sia adeguata ai tempi.
L’articolo 52 del c.p. non è così drastico e consente molte interpretazioni, ma la Cassazione, invece, ha seguito una via restrittiva, senza rendersi conto che, quando ci si trova in una situazione di pericolo le reazioni sono istintive e non si ha il tempo e la tranquillità per far dei ragionamenti sui casi si possa essere imputati a seconda di come ci si difende e di stabilire se si è aggrediti con un'arma vera o un giocattolo.
Ogni aggressione è pericolosa in quanto basta poco per causare lesioni irreversibili o la morte.
È un po’ bizzarro che prima di difendersi bisogna intimare al malvivente di arrestarsi;
perché poi occorre che egli, prima di scappare con la refurtiva, debba fermarsi e aggredire la vittima?
Perché poi non ci si può difendere per strada?
Credo sia fonte di contraddizione in quanto vita e beni debbano essere difesi ovunque.
Parlando dell’arma ritengo giusto che debba essere detenuta legalmente, ma se non si ottiene l’autorizzazione e si viene minacciati come ci si difende? Se viene procurata illegalmente e si commette un omicidio per difendersi, si viene ovviamente condannati per omicidio volontario.
Sono convinta che i giudici, nei processi, troveranno sempre dei cavilli, perché in effetti la legge contiene non poche imprecisioni.
Penso che il legislatore tedesco sia stato molto più saggio, scrivendo “legittima difesa è quella difesa che è necessaria per respingere un’aggressione attuale e illegittima verso sè o verso gli altri. L’eccesso non è punibile se si è agito per concitazione o paura.”.
Ritengo necessario che bisogna tener conto della situazione psicologica della vittima e non di quelli che legiferano e non si sono mai trovati nella situazione.

 

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