mercoledì, aprile 16, 2008

Il cacciatore di aquiloni di Marc Forster

Nel cinema vige la regola per cui quando si ricava un film da un romanzo immensamente popolare (l' esempio classico è Via col vento) per non deludere i lettori bisogna restargli fedele il più possibile. Così hanno fatto i produttori di Il cacciatore di aquiloni, scritto da un oriundo afghano emigrato politico in USA, il medico Khaled Hosseini, che nel 2003 pubblicò The Kite Runner arrivando a vendere 8 milioni di copie (di cui una rispettabile percentuale in Italia nelle edizioni Piemme). L' interesse di libro e film sta nel riassumere 25 anni di storia che hanno visto nel ' 79 l' invasione sovietica dell' Afghanistan, la decennale guerriglia che seguì, la lotta fratricida dopo il ritiro russo nell' 1989 e la crudele dittatura dei Talebani nel ' 96 per metter fine alla quale si sono mobilitate le forze dell' ONU. Amir fa pensare al Lord Jim di Conrad, colui che sconta per tutta la vita le conseguenze di un gesto di viltà. Fin da piccolo il protagonista ha avuto come compagno nelle gare degli aquiloni e in altri giochi il coetaneo Hassan servitore in casa sua .... (Tullio Kezich, Il Corriere della Sera del 28.03.2008)