lunedì, marzo 27, 2006

All the invisible children


Il progetto cinematografico è stato realizzato da otto grandi registi - Medhi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Katia Lund, Jordan Scott e Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo - che hanno donato ai "bambini invisibili" il loro nome e il loro immenso talento creativo. Ognuno di essi ha raccontato una storia diversa sulla situazione dei bambini in varie parti del mondo. Tanza, Ciro, Uroš, Bilu, João, Song Song sono alcuni dei piccoli protagonisti di "All the Invisible Children". Le loro storie ci parlano di milioni di loro coetanei che nel mondo non hanno diritto a un nome e a un volto: storie di diritti violati, malnutrizione e povertà, ma anche storie di bambini che ostinatamente cercano un futuro migliore, si tratti di piccoli lavoratori invisibili, dei bambini costretti a combattere guerre di adulti, delle piccole vittime della pandemia dell'AIDS. Il film dà voce ai bambini, consentendo loro di uscire dall'invisibilità e di comunicare sentimenti e storie in prima persona. Tutti gli episodi, in modi diversi, scelgono approcci problematici ai temi affrontati. Emerge forte dal film, anche nelle situazioni più dure, la capacità di recupero e speranza dei bambini, la loro capacità di inventarsi e costruirsi un futuro. A condizione che il mondo degli adulti scelga di vederli, e di aiutarli.
(tratto dal sito dell'UNICEF)

domenica, marzo 19, 2006

Super size me


"Quando bisogna mangiare da MacDonald's? Solo se si è su un isola deserta, si è stati bombardati con l'antrace o è l'unico cibo disponibile".



Super Size Me è un film documentario del 2004 diretto ed interpretato da Morgan Spurlock, un filmaker statunitense indipendente.
La pellicola segue un esperimento portato avanti dal regista: per un mese (30 giorni) ha mangiato solamente cibo della nota catena mondiale di fast food McDonald's, tre volte al giorno, ogni giorno - interrompendo contemporaneamente ogni attività fisica - e documentando tutti i cambiamenti fisici e psicologici avvenuti. Oltre a questo, Spurlock esplore l'enorme potere della catena sull'industria dei fast food e come questa incoraggi un'alimentazione povera per massimizzare il proprio profitto.
Il tutto prende le mosse da un episodio di cronaca del 2002: due ragazze statunitensi citarono in giudizio la catena di fast-food McDonald's dichiarando "se siamo obese è colpa sua". La difesa della corporation puntò sul fatto che non c'erano prove che un'alimentazione basata esclusivamente o principalmente sui fast-food avesse effetti simili. Per contrastare quest'osservazione e questo vuoto, Spurlock, scrittore e produttore fino ad allora noto soprattutto nel circuito televisivo, decise di diventare una cavia di un folle esperimento: un mese di solo cibo McDonald's, il tutto davanti ad una telecamera 24 ore al giorno.
Spurlock, 33 anni, era in salute e magro, 188 centimetri di altezza per 84 kg di peso, prima dell'esperimento. Dopo 30 giorni ha guadagnato 11 kg ed ha incrementato la sua massa corporea del 13%. Ha anche provato improvvisi e repentini cambi di umore, disfunzioni sessuali, e danni irreversibili al fegato, che lo hanno portato in condizioni gravi alla fine dell'esperimento.
Ha ricevuto la nomination come "miglior documentario" per gli Oscar 2005.
(tratto da Wikipedia- vedi per maggiori info e link)